Detrazioni spese mediche che non sapevi: Tutta la lista aggiornata

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per la prossima dichiarazione dei redditi
Diverse detrazioni sanitarie sono invisibili per molti italiani, mentre permetterebbero di risparmiare sulle tasse. La lista delle spese è abbastanza lunga. SE ti rechi sul sito dell’Agenzia delle Entrate te ne rendarai conto da solo. In quanto sanno ad esempio che nell’elenco rientrano anche i materassi ortopedici e i cerotti così come visite mediche e analisi, interventi chirurgici e radiografie? Per aiutare il contribuente a orientarsi tra le tante agevolazioni ovvero districarsi tra la documentazione necessaria e le caratteristiche dei prodotti, il fisco ha elaborato una serie di chiarimenti.
Quali agevolazioni fiscali ci sono sulle spese sanitarie? Una domanda che riguarda tutti i contribuenti. Proprio per rispondere a tutti i quesiti sul tema l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida aggiornata con tutte le detrazioni fiscali che si possono chiedere.
Le spese sanitarie e mediche sono tra le agevolazioni e detrazioni fiscali maggiormente richieste dai contribuenti in sede di presentazione del 730 o del modello Redditi e nel solo 2018 vi sono state indicate ben 720 milioni di spese sanitarie relative ai redditi del 2017.
Dalle prestazioni specialistiche, alle analisi e ricoveri, dall’acquisto di alimenti speciali e di prodotti omeopatici, alle sedute di fisioterapia fino ai medicinali acquistati all’estero. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida ‘Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie‘ con tutte le novità introdotte per il 2018, che contiene le detrazioni fiscali che è possibile richiedere a partire dalle dichiarazioni dei redditi del 2019. “Per avere un’idea di quanto la voce ‘spese sanitarie’ sia presente nella dichiarazione dei redditi – sottolinea l’Agenzia delle Entrate – basta osservare i recenti dati inseriti nella dichiarazione precompilata 2018: sono 720 milioni i dati delle spese sanitarie sostenute dai cittadini nel periodo d’imposta 2017 e comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali”. “Nella maggior parte dei casi – prosegue la guida – per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia)”.
Le spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef (19%) sono quelle relative a: prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle di medicina omeopatica); acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco o con ricetta medica; acquisto di alimenti a fini medici speciali, con esclusione di quelli destinati ai lattanti; prestazioni specialistiche; analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie; prestazioni chirurgiche; ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici; trapianto di organi; cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno); acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).
Inoltre, sono detraibili – riporta la guida dell’Agenzia delle Entrate – nella stessa misura del 19%, le seguenti spese di assistenza specifica: assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera); prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto; all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona; prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo; prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale; quelle rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
Quali spese sanitarie si possono detrarre
Nella guida aggiornata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate sono state elencate tutte le spese che possono essere detratte dalle tasse. Ecco quali sono:
• prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle di medicina omeopatica)
• acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco o con ricetta medica
• acquisto di alimenti a fini medici speciali, con esclusione di quelli destinati ai lattanti
• prestazioni specialistiche
• analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie
• prestazioni chirurgiche
• ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici
• trapianto di organi
• cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno)
• acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).
Oltre a quelle appena elencate, si possono portare in detrazione anche le seguenti spese di assistenza specifica:
• assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera)
• prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona
• prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
• prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale
• prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

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