Il 15 Novembre, grazie alla disponibilità del Presidente Pietro Grasso e della Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia De Biasi, è stata data comunicazione all’Assemblea del Senato della petizione per l’abolizione del superticket le cui 35.000 firme raccolte dai tribunali ed assemblee territoriali, sono state consegnate da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato la scorsa settimana in occasione dell’audizione sul DDL Bilancio.
“Sull’abrogazione del superticket, è necessario passare dalle parole ai fatti per non deludere le aspettative dei cittadini e rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale”, afferma Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
“Ci appelliamo al Parlamento, al Governo e ai diversi schieramenti politici che stanno sostenendo pubblicamente la nostra richiesta, affinché si approvino gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio, per l’abolizione del superticketz. Ci auguriamo che anche le Regioni sostengano questa misura – continua Tonino Aceti. Con l’abrogazione si rilancerebbe concretamente la sanità pubblica eliminando il paradosso che oggi vede, in alcuni casi, il privato più conveniente del servizio pubblico e si darebbe un segnale concreto di attenzione alla salute e ai redditi dei cittadini. L’abolizione gioverebbe anche alle casse del SSN in quanto alcune prestazioni che oggi risultano più convenienti nel privato rientrerebbero nel canale pubblico con relativo gettito da ticket”.
A introdurlo fu, nel 2007, il governo Prodi. Ma rimase lettera morta fino alla Finanziaria 2011, quando a palazzo Chigi c’era Berlusconi. Oggi ogni Regione, ricorda il Tribunale per i diritti del malato–Cittadinanzattiva, può decidere se e come richiedere il superticket. Alcune hanno deciso di modularlo in base al reddito (Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Veneto, Marche) o al tipo di servizio (come la Lombardia, Piemonte e Campania). Altre non lo prevedono: si tratta di Valle d’Aosta, Province autonome del Trentino Alto Adige, Basilicata, Lazio da metà del 2017, Sardegna. Il superticket di 10 euro è invece in vigore per tutti in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia.